Prestigio ed eternità, le qualità uniche del cotto che si mantengono fin dall’Antica Roma
Ciao, oggi ti guidiamo in un breve excursus storico agli inizi dell’utilizzo del cotto fatto a mano per le realizzazioni architettoniche. Continua a leggere se vuoi scoprire la storia, il pregio e l’unicità di un prodotto antichissimo, ma ancora estremamente attuale.
La diffusione di elementi d’argilla cotta per applicazioni murarie e pavimentali si colloca cronologicamente, in base alle attuali testimonianze archeologiche, per le civiltà del Mediterraneo nella prima età ellenistica, in Epiro (regione di formazione della cultura macedone), nelle colonie della Magna Grecia (ELEA-Velia, Reggio Calabria) e della Sicilia (Morgantina, Gela, Tindari).
Dapprima ci fu la scoperta della pozzolana e del mattone pesto (di cui ti proponiamo qui in foto una nostra realizzazione ai tempi d’oggi, puoi scoprirne di più su http://www.imastrifornaciai.it), che poi venne ripreso e utilizzato moltissimo in epoca romana segnando un rivoluzionario progresso nelle antiche costruzioni in calcestruzzo.
Scriveva Vitruvio nel capitolo VI del secondo dei suoi dieci libri sull’architettura che la pozzolana “fa gagliarda non solo ogni specie di costruzione ma particolarmente quelle che si fanno in mare sott’acqua”.
Ed in quel crocevia antichissimo che è il Mediterraneo si collocano le origini abbastanza “tarde” – rispetto alle testimonianze del Medio Oriente – della cottura di elementi in argilla volti alla realizzazione di manufatti per l’architettura, e in particolare per la creazione e la diffusione dei pavimenti in cocciopesto conosciuti con il nome di “battuti”: redazioni pavimentali continue a base di calce e granuli di pietra e di cotto.
Accanto alle tipologie pavimentali continue in cocciopesto è, inoltre, da evidenziare come in ambito romano, già in epoca repubblicana sull’influenza ellenistica – venga elaborato un più diversificato repertorio di elementi laterizi (tessere) dalle forme geometriche variegate (come nella foto qui a sinistra).
Si tratta di serie pavimentali numericamente esigue ma estremamente interessanti e poco note, realizzate con elementi regolari di forma triangolare, romboidale, esagonale, ottagonale, cubica, mandorlata (o “lunata”) ecc.
Tali formati, oltre ad un uso ripetuto in stesure omogenee uniformi, sono in alcuni casi anche combinati fra loro in texture più ricche e articolate geometricamente.
Più che all’ambito della città di Roma (e all’area centromeridionale di più specifica influenza della capitale) la serie più numerosa di pavimentazioni in elementi a tessere appartiene all’Italia Settentrionale (alla regione della Cisalpina in particolare), con una concentrazione dei ritrovamenti soprattutto nell’area dell’Emilia Romagna e diramazioni significative nelle Marche e nella Toscana costiera meridionale.
Quello su cui noi de I Mastri Fornaciai vogliamo porre l’attenzione è un aspetto fondamentale, soprattutto se sei indeciso ed hai qualche perplessità sullo scegliere il cotto fatto a mano per la tua casa: gli elementi in cotto di queste abitazioni di ca. 2000 anni fa, si presentano, frequentemente, inn stati di conservazione quasi perfetti; una condizione evidente particolarmente negli elementi di piccolo formato.
E questo perchè in epoca romana si perfezionò un processo di produzione, impiegando un impasto semiliquido di argilla molto selezionata e preparata, che ha permesso uno stato di conservazione assolutamente inequiparabile.
Per questo, ancora oggi, noi de I Mastri Fornaciai realizziamo un prodotto artigianale proprio come in antichità, un prodotto che nasce dalla combinazione di argilla, acqua e sudore del nostro lavoro, in grado di donare lustro, pregio, tradizione ma, soprattutto, sicurezza ed eternità alla tua casa ed ai tuoi pavimenti!
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Cordiali saluti e buon lavoro,