L’analisi di una Pavimentazione in cotto in un’opera di restauro
Fondamentale è partire da una collocazione storica della pavimentazione, rintracciando poi la sua tessitura e la posa in opera e individuando le dimensioni del mattone. Il secondo passo sta nel rilevare eventuali inquinamenti dovuti a riprese e sostituzioni successive, individuandone i periodi storici relativi, in modo da averne maggiori informazioni in merito a materiali e tecniche utilizzate.
Si passa poi a valutare il degrado della pavimentazione, le cause del degrado, analizzandone i più minuziosi dettagli, come ad esempio sali e nitrati formatisi all’interno del materiale, lo strato di allettamento e le caratteristiche della superficie su cui la pavimentazione è poggiata.
In ultimo si effettuano test preliminari di pulitura per individuare i trattamenti più idonei da eseguire.
La valutazione finale sta nel decidere se sia meglio effettuare una sostituzione della pavimentazione oppure procedere ad un’opera di recupero.
L’opera di restauro a seguito dell’analisi, tra le principali cose, può prevedere dunque la sostituzione di mattoni irrecuperabili, oltre che la pulitura meccanica di fughe stuccate in cemento e tutte quelle stuccature improprie eventualmente presenti.
La pulitura può essere effettuata, in taluni casi, con impacchi di polpa di carta con acqua satura di carbonato di ammonio additivato con sale bisodico, lasciato agire per 24 ore, successivo lavaggio con acido tamponato, spazzolatura, aspirazione dei detriti e risciacquo finale con acqua.
Alla fine si operano eventuali trattamenti conservativi.
Tutto ciò ci fa comprendere la professionalità e la competenza che devono possedere non soltanto chi realizza un’opera di restauro, ma anche lo stesso produttore di pavimentazioni in cotto antico: una competenza che è garantita per I MASTRI FORNACIAI, cotto antico lavorato a mano.
Impasto basico, millenario il cotto si spalma come pane sfizioso. Nelle nuances della terra, è l’evergreen d’effetto naturale. Ma riceve impronte, smalti e colori, nel solco di tradizioni rinascimentali incredibilmente attuali.
Unico, indistruttibile e di suprema qualità, lavorato ad oltre 1150 °C, il nostro cotto ha una sua particolare colorazione, dal giallo paglierino al rosa pallido, che lo caratterizza e lo distingue dagli altri tipi di cotto. La colorazione è dovuta alla ricchezza di silicio e alla quasi assenza assoluta di ferro. La possibile cottura oltre 1150 °C, rende il nostro cotto eterno e resistente più degli altri.